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Ancora una volta parliamo di amianto e così continueremo a fare nella speranza che la nostra voce, insieme a quella di tanti altri, possa farsi sentire forte e chiara. Milano, purtroppo, è in cima alla classifica delle città dove sono stati registrati casi di patologie legate all’amianto, secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Amianto. La seguono Varese, Bergamo e Brescia.

Si stima che nel 2017 siano stati 2 mila i decessi per patologie che sono legate all’amianto. E non solo. Emerge, ancora una volta, troppa trascuratezza verso quelle misure di sicurezza che, anche se poco efficaci, avrebbero potuto diminuire l’esposizione alle fibre di amianto.

E anche oggi, che sappiamo dove si trova l’amianto e in quali strutture è stato mappato, si fa ancora troppo poco. Perché dell’amianto dobbiamo liberarci. Perché troppo tempo è passato e perché dobbiamo farlo il prima possibile. Per la sicurezza di tutti.

L’amianto è pericoloso per via delle sue fibre e quando un tetto, un muro o una pavimentazione che lo contiene si rompe, è necessario mettere in sicurezza la zona. O meglio, non aspettare che questo avvenga, ma agire in anticipo e liberare completamente gli edifici dalla presenza di amianto.

Noi continuiamo a fare la nostra parte e vi ricordiamo che se avete un’azienda industriale ed edile e avete necessità di smaltire l’amianto presente nei cantieri o nei vostri siti produttivi potete contattarci per richiedere un preventivo o per avere maggiori informazioni sullo smaltimento secondo la normativa.

Ambeco valuta anche eventuali pericolosità per la presenza di amianto all’interno di strutture ed edifici e potete contattarci anche se siete un privato o amministrate uno stabile e avete dubbi o volete richiedere una verifica. Vi seguiremo passo dopo passo, dalla prima fase di valutazione fino allo smaltimento presso gli impianti autorizzati nel rispetto di ogni norma.

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