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bioedilizia

L’edilizia è una voce molto importante della nostra economia e, rispetto a tanti altri settori, ha saputo concedere molto spazio, negli anni, alle esigenze di tutela ambientale e rispetto per il pianeta. La partita non è per niente facile da vincere e si gioca sull’impiego di materiali completamente nuovi per costruire edifici e strutture più sostenibili e meno impattanti. In questo modo si ridurrebbero le emissioni, si incentiverebbe il riciclo e il nostro pianete ringrazierebbe.

Ma quali sono questi materiali innovativi e quali miglioramenti potrebbero seriamente apportate se utilizzati con criterio e consapevolezza? Se ne parla piuttosto frequentemente negli ultimi tempi, ma purtroppo le informazioni a riguardo sono ancora troppo frammentate. I residui di calcare, per esempio, che potrebbero essere utilizzati per le coperture dei tetti o per realizzare i rivestimenti delle pareti.

Ci sono poi il micelio dei funghi, che si presta molto bene per essere utilizzato come materiale termo-isolante, una plastica più ecologica e meno inquinante e, dulcis in fundo, i bio-mattoni, destinati a fare grandi cose nel mondo dell’edilizia e dei cantieri se solo si puntasse di più su questi materiali. Si tratta di mattoni uguali nell’aspetto a quelli originali, ma a differenza di questi vengono realizzati a partire da una reazione di tipo batterico che abbassa le emissioni. Insomma, le idee ci sono. Non ci resta che metterle in pratica, lasciando da parte interessi economici e affari individuali, per il bene del pianeta e della collettività.

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