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Dobbiamo ringraziare i nuovi obiettivi dell’Unione Europea, se entro il 2020 il nostro paese potrà contare sulla bellezza di 90.000 nuovi posti di lavoro. Recentemente, infatti, è stato fissato dall’UE un nuovo obiettivo del 50% riguardante il riciclo dei rifiuti domestici e urbani, che si tradurrà, in termini di occupazione, nella creazione di nuovi posti di lavoro soprattutto al centro e al sud Italia, ossia nelle zone dove la raccolta differenziata è in ritardo rispetto al nord.

Ma i benefici saranno estesi all’Italia intera, poiché la maggior parte degli impianti e delle industrie di riciclo si trovano al centro/nord, e anche l’incremento di attività data da una maggiore raccolta differenziata si tradurrà in un naturale incremento occupazionale. I nuovi posti di lavoro andranno ad aggiungersi agli addetti della filiera del riciclo, ad esempio nella raccolta differenziata, nel trasporto e nella selezione dei rifiuti, nella costruzione di nuovi impianti di compostaggio, termovalorizzazione, selezione e riciclaggio.

Insomma, sembra proprio che dal riciclo ci sarà solo da guadagnare, non solo per la salute del pianeta ma anche per l’economia del nostro paese!

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